“REVOCA PROTEZIONE”, CUTRÒ SI APPELLA AL CAPO DELLO STATO
Cronaca, On top mercoledì, gennaio 24th, 2018A seguito del rigetto del ricorso da parte del Tar Lazio contro il provvedimento di revoca della protezione, l’imprenditore di Bivona, testimone di Giustizia e presidente della relativa associazione nazionale, Ignazio Cutrò, ha scritto un messaggio-appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ignazio Cutrò, tra l’altro, afferma: “Chiedo al Capo dello Stato di fare tutto il possibile per proteggere la mia famiglia e sopratutto di fare chiarezza su come sia stato possibile che la commissione centrale del ministero degli Interni abbia revocato le speciali misure di protezione, mettendo così a grave rischio di vita la mia famiglia. Quello che fa più male sta proprio nelle parole intercettate dai carabinieri nel corso delle indagini: un capomafia confida nel fatto che lo Stato si stancherà di proteggere la famiglia Cutrò. Anzi per il capomafia questa è una certezza. Il nocciolo sta proprio nell’assoluta consapevolezza del capomafia che basterà semplicemente attendere che lo Stato si stufi di Ignazio: che lo faccia per risparmiare danaro e quindi per ridurre i costi della sua protezione oppure per il suo temperamento, per le sue proteste, poco importa. Il capomafia sa bene che deve soltanto attendere questo momento e potrà uccidere Ignazio Cutrò e la sua famiglia. Noi, se siamo uno Stato civile che vuole veramente sconfiggere le mafie e sostenere gli onesti cittadini che denunciano, dobbiamo infrangere, spezzare questa granitica certezza del capomafia che mai e poi mai lo Stato smetterà di proteggere i testimoni di giustizia”.
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