Ad Agrigento, nel carcere Petrusa, a conclusione dell’ udienza di convalida, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, si è riservato di decidere sia in riferimento alla convalida o meno dell’ arresto dell’ avvocato Giuseppe Arnone, sia sulla misura cautelare eventualmente da applicare. La Procura di Agrigento ha proposto la custodia cautelare ai domiciliari. L’ avvocato Arnone, assistito dagli avvocati Arnaldo Faro e Carmelita Danile, ha risposto alle domande del Gip ribadendo che non è stata una estorsione ma una regolare e concordata transazione con l’avvocato Francesca Picone, sollecitata peraltro dalla stessa Picone, e a cui hanno lavorato diversi avvocati. L’inchiesta è sostenuta dai pubblici ministeri Carlo Cinque e Alessandro Macaluso.
Scritto da redazione Agrigento
su nov 16 2016. Archiviato come Cronaca, On top.
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